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Una monografia aggiornata, il cui focus è sull'attività di Glinter Grass, scrittore trans-nazionale. Una parte della produzione del letterato della Casciubia, equilibrista sospeso tra due culture, rimane inesplorata al pubblico italiano. Questo testo tratteggia il carattere innovativo della scrittura grassiana all'interno della letteratura europea - e mondiale - del XX secolo. È altresì un omaggio allo scrittore che ha rivisitato il canone del romanzo postbellico, dettando modelli improntati al realismo oggettivo, spesso sconfinando nel realismo grottesco. A prevalere è, per un verso, l'intento satirico di chi inquadra la scrittura quale strumento di ribellione, una reprimenda al mondo governato dai poteri forti; per l'altro, l'edificazione di un immaginario complesso in un genere a metà tra fabula e novella. In tale direzione vanno opere come Il rombo(1977) o Anestesia locale (1969). Grass è, infine, scrittore e artista poliedrico, amante delle belle arti, della poesia e, attraverso la sua opera, spazia da ambiti molto complessi che tematizza ora nella saggistica a indirizzo politico, ora in una lirica in grado di far vibrare le corde dell'anima. A condurre il dibattito sull'uomo è la precarietà della vita e delle società moderne.